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Pier Paolo Pasolini, pittore. Tornano alla luce 19 opere del grande intellettuale

Casarsa della Delizia, Pordenone. Sono tornate alla luce, grazie ad un accurato restauro, 19 opere fra disegni a china e a tecnica mista e dipinti a tempera e a olio, eseguiti da Pier Paolo Pasolini (1922-1975).

«Per molti anni anche se in modo saltuario Pasolini è stato attratto dall’idea di diventare pittore, unendo magari strettamente l’attività pittorica a quella poetica…Cominciò a dipingere a Casarsa nell’estate del 1941: quadri dipinti a olio e con l’acquaragia secondo le antiche ricette della pittura impressionista che si ispiravano al mondo friulano…Come un vero vedutista usciva di casa con il cavalletto e la cassetta dei colori legati alla canna della bicicletta e si inoltrava nei campi che circondano il paese».

Questa è l’introduzione scritta dallo scrittore e cugino Nico Naldini nel 1991 al catalogo di una mostra di disegni e dipinti di Pasolini allestita a Vienna. Questi preziosi lavori, acquistati dalla Provincia di Pordenone, sono stati sottoposti a un attento intervento di pulizia e restauro, presso uno studio di restauro friulano, grazie al fruttuoso sostegno del Bando riservato al Restauro delle opere d’arte della Fondazione Friuli.Di straordinario interesse i due grandi cartoni dipinti sui due versi – Giovani con strumenti musicali, Pantera e Due giovani – rintracciati fortunosamente nell’atelier dell’amico pittore sanvitese Federico De Rocco. La presidente del Centro Studi Pasolini Flavia Leonarduzzi ha espresso la volontà di realizzare nella sala dell’Academiuta di lenga furlana una vera e propria Pinacoteca dove esporre le opere pittoriche di Pier Paolo Pasolini accanto a un insieme di quadri di artisti friulani, amici e collaboratori di Pasolini negli anni quaranta: Giuseppe Zigaina, Federico De Rocco, Virgilio Tramontin, Anzil e Renzo Tubaro. Poeta, scrittore, regista, drammaturgo e anche pittore.

Culturalmente versatile, Pasolini, attento osservatore dell’evoluzione sociale italiana dal secondo dopoguerra agli anni settanta, soggiornò innumerevoli volte – soprattutto nella stagione estiva – nel borgo friulano materno che descrive come «… vecchio borgo… grigio e immerso nella più sorda penombra di pioggia, popolato a stento da antiquate figure di contadini e intronato dal suono senza tempo della campana».Negli anni del liceo, coltivò la passione della lettura, acquistando numerosi volumi nelle bancarelle di libri usati sotto il portico della Libreria Nanni in Piazza Maggiore a Bologna.Iscrittosi alla Facoltà di Lettere dell’Università di Bologna, Pier Paolo approfondì nuovi interessi culturali quali la filologia romanza e l’estetica delle arti figurative, insegnata al tempo dall’affermato critico d’arte Roberto Longhi.Sostenuto dalla valutazione positiva espressa da Francesco Arcangeli riguardo a i suoi quadri, chiese di svolgere una tesi di laurea sulla pittura italiana contemporanea con Roberto Longhi, di cui però abbozzerà solamente i primi capitoli, per poi rinunciarvi e passare a una tesi sulla poesia di Pascoli.Successivamente si dedicò all’arte figurativa, mettendo a punto piccoli bozzetti di figure dal sapore pascoliano e idilliaco; in seguito, tentò diverse prove artistiche influenzate dai paesaggi di De Pisis.

https://artslife.com/2021/01/03/pier-paolo-pasolini-pittore-tornano-alla-luce-19-opere-del-grande-intellettuale/?fbclid=IwAR2C2yeTuZorBfK0rauwaTUo9JY7TZqSsCVuq3sSzJLPRVQDrgf-6NIO9xs

Renzo Arbore torna a casa

Per Foggia e per la Capitanata il 2021 inizia che meglio non si potrebbe. Renzo Arbore torna a casa, in quella Foggia che gli ha dato i natali. È ormai maturo il progetto di Casa Arbore, un museo e non solo, che raccoglierà tutto quello che il popolare showman ha raccolto e collezionato durante la sua intensa carriera artistica. L’iniziativa dovrebbe vedere la luce proprio durante il 2021.
Ad ufficializzarla è stato lo stesso Arbore, durante una intervista concessa alla Gazzetta del Mezzogiorno, firmata da Ugo Sbisà (potete leggerla integralmente a questo link). L’artista ha raccontato di aver trascorso da solo, in casa, il lockdown natalizio: “è stata una solitudine proficua, perché mi sono dedicato a rivedere e a preparare tutte le mie cose, le mie collezioni che saranno destinate al progetto di Casa Arbore a Foggia”.
Che non sarà soltanto un museo dello spettacolo di rilevanza internazionale, vista la statura del donatore, ma uno spazio culturale vero e proprio che ospiterà dibattiti, proiezioni, e che contribuirà in modo decisivo ad animare la vita culturale foggiana.
In Casa Arbore verranno esposti oggetti, dischi, spartiti, le mostre spettacolo già allestite a Roma e a Napoli che saranno donate e trasferite definitivamente a Foggia. “Sono al lavoro con i miei architetti, Cappellini e Licheri, per organizzare tutto al meglio. Dopo la radio e la televisione, quello di Casa Arbore è diventato il progetto della mia terza età, perché desidero restituire alla mia città ciò che mi ha dato quando ero piccolo e non agisco per un tornaconto personale; il mio unico tornaconto è la bellezza”.
Il progetto è sostenuto finanziariamente dalla Regione Puglia, che ne ha affidato il coordinamento al Teatro Pubblico Pugliese.
Per ospitare tanta bellezza, occorreva un posto bello, collegato profondamente all’identità del capoluogo e dell’intera Provincia. La scelta è caduta sulla location forse più simbolica, sicuramente la più azzeccata: Palazzo Dogana.
I dettagli sono stati messi a punto proprio qualche giorno fa, durante una video conferenza cui hanno partecipato tutti gli interessati: il presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta, ha dato il proprio assenso, che nei prossimi giorni sarà formalizzato in un apposito provvedimento. Brillante e preziosa, la scelta di Gatta, che riconquista all’Ente Provincia una centralità culturale che era stata purtroppo attenuata dalla riforma dell’Ente. Con Casa Arbore, l’amministrazione di Palazzo Dogana torna a volare, culturalmente parlando.
Il museo troverà posto al primo piano della storico palazzo settecentesco, occupando una superficie espositiva importante, di circa 600 metri quadri.
Sprizza gioia da tutti i pori il presidente del Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, il foggiano Giuseppe D’Urso: “Casa Arbore sarà un autentico motore culturale per la città e la provincia, e stringerà indissolubilmente il legame tra Renzo Arbore e Foggia. La scelta di Palazzo Dogana corona il sogno e l’intuizione di Antonio Pellegrino, che voleva trasformare la storica sede della Provincia, in un contenitore culturale a servizio della città e dell’intero territorio provinciale.”
Che bello.

IL 2020 IN PILLOLE (ANZI, IN BLISTER)

Dopo un 2020 come quello che abbiamo appena superato, ripenso con tenerezza ai capodanni passati, quando nel descrivere il caos globale e le insormontabili sciagure dell’orribile anno appena terminato eravamo comunque ottimisti sul nuovo anno, nella convinzione che non potesse andare peggio del precedente.

Con la giusta dose di scongiuri, rileggiamo dunque l’anno appena trascorso attraverso una selezione di battute pubblicate su questo blog.

Processo a Salvini su nave Gregoretti, i leghisti per protesta propongono il digiuno.
E paradossalmente milioni di bambini africani aderiranno.

Salvini sul coronavirus: “In questo momento di emergenza bisogna solo lavorare”.
Bel modo di tirarsi fuori.

Anche il Segretario del PD Zingaretti è in isolamento con il Coronavirus.
Ma si scinderanno presto.

Il Presidente francese Macron: “Stiamo facendo di tutto per scongiurare l’epidemia”.
Ieri per esempio è stato inaugurato un bidet.

Per evitare contagi Conte ha invitato tutti a restare in casa.
Dopo il reddito di cittadinanza, mi sembra coerente.

(Secondo alcuni, il metro di distanza disposto per decreto non sarebbe sufficiente.
Per esempio, per Nichi Vendola ce ne vogliono almeno quattro.)

Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo: “Il Coronavirus non deve farci sospendere la democrazia”.
Quando è sufficiente piegarla.

L’ex AD di Vodafone Colao guiderà la task force per la ricostruzione.
Poi non lamentatevi se i costi aumenteranno improvvisamente.

Conte annuncia che nella fase 2 si potrà uscire per far visita ai congiunti.
Un altro provvedimento che favorisce il Sud rispetto al Nord.

(L’unico aspetto che permette di distinguere una conferenza stampa di Conte da una televendita è che lui è già rovinato.)

Per Zangrillo, primario di Terapia Intensiva a Milano, il virus clinicamente non esiste più.
Decisivo l’incontro con Zingaretti.

(Trenitalia annuncia alcune novità anti-assembramento sui treni.
Varranno anche per le zecche.)

Libero sull’intercettazione del giudice su Berlusconi: “Difendere Silvio diventa un reato”.
Per la precisione, favoreggiamento.

Morte di Ennio Morricone: nella metro di Roma in suo onore risuonano le sue musiche più celebri.
Ora sembra il set de “Il buono, il brutto e il cattivo”.

Raggiunto l’accordo europeo sul Recovery Fund: all’Italia 209 miliardi, 16 in più di quelli richiesti.
E Conte sarà il protagonista della prossima stagione di Emigratis.

Fontana, Presidente della Lombardia: “Negli anni Ottanta era di moda portare i soldi alle Bahamas”.
Per non parlare della moda di ospitare stallieri.

Bambino down non può tornare nella sua classe perché mancano le insegnanti di sostegno.
Era il tanto atteso ritorno alla normalità della scuola.

Candidato della Lega a Fermo: “Per me votano romeni, ivoriani e puttane”.
E soprattutto un sacco di leghisti.

Salvini sul referendum: “Libertà di coscienza agli elettori della Lega”.
Nel senso che sono liberi di averla o non averla.

Libia, il Generale Haftar ricatta l’Italia trattenendo 18 pescatori siciliani.
Che a loro volta erano già ricattati dai regolamenti europei.

Conte: “Siamo l’unico Paese che dà agli studenti una mascherina al giorno“.
Anche se è un peccato usarla come carta igienica.

(Proteste anti lockdown: militanti di Forza Nuova distruggono cassonetti.
Così non possono dirgli di tornare a casa.)

Sembra che Conte abbia intenzione di proporre un lockdown light.
Presto anche nella versione con curcuma e semi di quinoa.

La Cina si è congratulata con Biden una settimana dopo la vittoria delle elezioni americane.
Il tempo di capire come funzionano.

Ibrahimovic ha preso il Coronavirus.
Finalmente i virologi hanno trovato una cura.

(In Calabria dopo le forti piogge è crollato un ponte.
Era infiltrato anche lui.)

C’è una variante inglese del Coronavirus che è arrivata in Italia.
L’hanno trovata perché come sintomo fa rispettare le file.

Secondo il Direttore di Radio Maria, il Covid sarebbe un progetto criminale delle elite mondiali per ridurci a zombie.
La cosa che non gli va giù sarebbe che questa volta lo fanno senza usare la religione.

Cabrini: “Se Maradona fosse andato alla Juventus sarebbe ancora vivo”.
E avrebbe avuto un ritratto di Adam Smith invece che un tatuaggio di Che Guevara.

In pochi giorni sono morti Diego Armando Maradona e Paolo Rossi.
E dal 2020 è tutto.

Angelo Rinaldi, vincitore del Premio Spadolini, si racconta [approfondimento]

‘La mia passione per la Storia nasce da lontano, da piccolissimo e la devo soprattutto a mio nonno’.

Il giovane manfredoniano Angelo Rinaldi è dottorando in Studi storici dal Medioevo all’età contemporanea e ha già all’attivo 3 lauree (in Filologia, Letterature e Storia, in Scienze filosofiche e in Filosofia) ma non ha di certo intenzione di fermarsi. Ultima – in ordine cronologico – soddisfazione professionale è stata risultare vincitore del prestigioso Premio Spadolini con la sua tesi ‘Attendibili di Capitanata: sorveglianza poliziesca e repressione politica’ e sarà il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, a consegnargli il riconoscimento.

In una breve intervista il giovane talento nostrano si racconta.

-Come nasce la tua passione per la Storia?

Mio nonno Mario era falegname autodidatta ma aveva una grande passione per i libri e, quando veniva a prendermi a scuola, passavamo sempre dall’edicola senza mai uscire a mani vuote. Così cominciai ad appassionarmi alla Storia: ricordo con piacere dei piccoli fascicoli di divulgazione storica per bambini che si intitolavano ‘C’era una volta l’uomo’ di A. Barillé. Io frequentavo le scuole elementari e le mie maestre erano davvero meravigliate del fatto che un bambino nutrisse un interesse così forte verso argomenti che di solito si addicono ad un’età più adulta. La mia è una passione innata, questo è certo, perché da allora non mi sono più allontanato da quel mondo; infatti ho proseguito i miei studi prima in Filosofia e poi in Lettere fino poi a ritornare propriamente ad occuparmi di Storia con la mia tesi, grazie anche al supporto costante ed entusiasta del mio relatore Prof. Saverio Russo.

-Chi sono gli Attenibili di Capitanata?

Gli Attendibili sono una categoria di sorvegliati politici: nel 1848, nel Regno delle due Sicilie si ottiene la Costituzione e una sorta di democrazia cosicché i moti rivoluzionari vennero stroncati con numerose vittime; i patrioti, i politici e coloro che avevano combattuto per l’unificazione del Paese vennero perseguitati, trattenuti in carcere senza capi d’accusa o allontanati dai loro pubblici incarichi. Due esempi vicini a noi sono Giantommaso Giordani e Michele Piccoli (assieme alla famiglia Palatella). Io, con il mio lavoro di tesi, mi sono occupato delle procedure con cui la polizia impediva a queste persone di riprendere le loro attività privandoli di fondamentali diritti, di come si agiva fattivamente nei loro confronti mettendo in luce i gravi atti compiuti dalla polizia borbonica.

-Sei a quota tre lauree…Cosa vedi nel tuo futuro e a cosa ambisci? Credi che il duro lavoro venga prima o poi ripagato o c’è ancora tanto da fare per (ri)portare in auge la meritocrazia, soprattutto in Italia e nel Mezzogiorno?

Il mio sogno è sempre stato quello di insegnare ai ragazzi delle scuole tutto ciò che attiene l’ambito umanistico – lettere, filosofia, storia, latino – ma tengo tanto anche al mio lavoro da ricercatore universitario anche se, come tutti sappiamo, è un ambiente molto complicato e poco finanziato. I giovani talenti fanno sempre più fatica a venir fuori. Vedo purtroppo un grande disinteresse per ciò che riguarda i giovani e la loro crescita professionale; spesso sentiamo dire che ‘i giovani sono il futuro’ ma io credo invece che i giovani siano il presente e non si può chiedere loro di aspettare ancora per ciò che è loro dovuto. Nulla cambia se la gente non ha voglia che le cose cambino, la realtà di fronte a noi è deprimente ma questo dev’essere uno sprone per rialzare la testa con coraggio e nella direzione giusta.

Libera Maria Ciociola

‘Polvere e pelle’, il nuovo lavoro di mix e mastering del sipontino Giovanni La Tosa

Di che parla ” Polvere e pelle” il nuovo singolo di Lilith Primavera che preannuncia un imminente album?
Gli invidiosi diranno droga.


Ascolta ‘Polvere e pelle’ e guarda il videoclip diretto da Andrea Rusich, produzione NOISE VIDEO: protagonisti Lilith Primavera e Simone Farinon, il fidanzato d’ Italia nel tvpanettone appena uscito ” In vacanza su Marte “, per la regia di Neri Parenti.
Lilith Primavera già protagonista di ‘Linfa’ , regia di Carlotta Cerquetti, film sulla scena musicale romana tutta femminile disponibile su AMAZON PRIME.
‘Polvere e Pelle’ è un omaggio a Romain Gary, con ispirazioni dal suo libro ” La vita davanti a sé ” e una dedica a tutti i modi di smarginarsi, di perdersi in sé e nell’ altro, perché ci sono incontri che lasciano segni indelebili sulla nostra pelle. Segni che non vanno via e segni che rimangono con noi il tempo di una notte.

Premio Spadolini – Nuova Antologia al manfredoniano Angelo Rinaldi

L’ex studente dell’Unifg Angelo Rinaldi è arrivato primo ex aequo alla XXIV edizione del Premio Spadolini- Nuova Antologia, con la tesi di laurea in Storia della storiografia dell’età moderna, dal titolo “Attendibili di Capitanata: sorveglianza poliziesca e repressione politica”. Angelo ha conseguito la laurea magistrale in Filologia nel marzo 2019, con il Prof. Saverio Russo come Relatore e il Prof. Stefano Picciaredda come Correlatore.

Dottorando in Studi storici dal Medioevo all’età contemporanea presso l’Università di Teramo; Cultore della materia presso la cattedra di Storia moderna, Dipartimento di Studi Umanistici, Università di Foggia, Angelo Rinaldi ha nel curriculum ben tre lauree: in Filologia, Letterature e Storia presso l’Università di Foggia; in Scienze Filosofiche presso l’Università di Bologna e in Filosofia presso l’Università di Bologna. Si è occupato della sorveglianza poliziesca sugli attendibili, una particolare categoria di perseguitati politici per i fatti rivoluzionari del 1848, spesso coinvolti nella lotta risorgimentale per l’Unità italiana. Al momento è al lavoro sulla sua dissertazione dottorale, che riguarderà le Giunte di scrutinio, un organismo attivo tra il 1821 ed il 1860 e finalizzato alla sorveglianza dei pubblici ufficiali durante il periodo borbonico.

Un estratto della tesi è stato pubblicato come saggio all’interno del numero 170 di Società e Storia, rivista scientifica di fascia A, sottoposta ad una rigorosa e qualificata peer review, con il titolo “Controllo della mobilità e sorveglianza politica nel Risorgimento: riflessioni a partire dal caso di studio degli Attendibili di Capitanata (1848-1860)”.

Disponibile in consultazione a questo link: https://www.francoangeli.it/riviste/SchedaRivista.aspx?IDArticolo=67328&Tipo=Articolo%20PDF&lingua=it&idRivista=50&fbclid=IwAR1ajeqXqw6Mm91NR6kiPsytRWeXrj_SuX9RrMd7wjrYWuLAXItI2-sxcQE

Ad Angelo Rinaldi vanno i complimenti del Magnifico Rettore, Pierpaolo Limone e del suo Relatore, il prof. Saverio Russo. Insieme alle felicitazioni dell’intera comunità accademica.

Comunicato Unifg

(segue intervista)

25 novembre: Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

O donne povere e sole,
violentate da chi
non vi conosce.
Donne che avete mani sull’infanzia,
esultanti segreti d’amore
tenete conto che la vostra voracità naturale non sarà mai saziata.
Mangerete polvere, cercherete d’impazzire
e non ci riuscirete,
avrete sempre il filo
della ragione
che vi taglierà in due.
Ma da queste
profonde ferite
usciranno farfalle libere.

Alda Merini

La (divertentissima) saga del Bonus mobilità 2020

ph. Udicon

‘Questo bonus mobilità cade proprio a fagiuolo, visto che ho bisogno di una bici nuova…la mia ormai ne ha passate tante. Che bello avrò la mia bicicletta nuova!’

Questo è quello che mi ripetevo ingenuamente da tempo e che forse si sono detti tanti italiani ma la realtà, si sa, è capace di infrangere i sogni ‘sostenibili’ di molti.

Ieri, 3 novembre, finalmente dopo mesi di attesa arriva il giorno del clickday: il tanto desiderato Bonus mobilità annunciato dal Ministero dell’Ambiente potrà essere riscattato e si potrà pedalare in libertà sulla propria bicicletta nuova di zecca.

3 novembre ore 9:15: mi collego al sito del Ministero e scopro di essere in coda ed il mio turno arriverà dopo più di 300mila utenti

(‘Tra due anni ce la farò’)

3 novembre ore 17: controllo la coda ed il mio turno arriverà dopo quasi 500mila utenti

(‘Avrò le traveggole…tra 4 anni ce la farò’)

3 novembre ore 19:30: è arrivato il mio turno (‘Come è possibile?! Avrò la mia bicicletta nuova di zecca’), accedo a Postespid il più velocemente possibile e…il sito è in down 😦

– Mi arrendo, non ce la farò mai!! Mi terrò la mia vecchia e fedele bici fucsia –

…Ma la notte porta consiglio e decido di riprovarci

4 novembre ore 9:30: entro nel sito del Ministero e…e…e…NON C’E’ CODA!!!! Vado spedita verso il sito delle Poste (‘Sicuramente sarà defunto!’) e…e…e… INVECE RIESCO AD ACCEDERE!

‘Avrò la mia bici nuova di zecca!’

Tutta la procedura fila liscia come l’olio: ‘Generare buono’? ‘Conferma’ (‘Avrò la mia biciiii!’)

2 secondi dopo: ‘FONDI MINISTERIALI ESAURITI’

Allora quanto è stata divertente e super esilarante questa storia?! Da 1 a asjn csoafuhnvudafuiafnuvnnuufiueffsa?

Libera Maria Ciociola

Manfredonia: forte impennata dei contagi da Covid. Tre i decessi

Sono tre i morti per Covid a Manfredonia: un musicista di 47 anni, Antonio De Biase, e due pensionati: Michele Totaro di 87 anni, e Giovanni Vitulano di 86 anni. Erano entrambi ricoverati alla Casa sollievo di San Giovanni Rotondo. Dopo il decesso sono stati traportati direttamente al cimitero di Manfredonia con tutte le precauzioni del caso. Saranno sepolti senza alcun rito funebre, senza la presenza di familiari.
Era forse da aspettarselo che sarebbero arrivati i morti nella paurosa impennata di contagi da coronavirus registrati Manfredonia nella scia al rialzo dei contagi registrati in Capitanata e nella Puglia dove anche i decessi sono in aumento. Il dato ultimo trasmesso dalla prefettura di Foggia e pubblicato sul sito ufficiale del comune è di 274 in isolamento fiduciario/quarantena/ricovero sul territorio di cui 86 positivi. Al primo del mese i positivi erano 28. E’ da notare come nella giornata di mercoledì 28, i defunti a Manfredonia sono stati complessivamente otto, compresi anche i tre per Covid. Come è da evidenziare che a rimanere contagiati sono anche i non anziani e che anche i giovani purtroppo non ce la fanno.
Più che giustificata la serpeggiante preoccupazione in città. Anche Manfredonia è in piena zona rossa. A quanto pare tutte le misure adottate e messe in atto non sono riuscite a bloccare il contagio e ad invertire la rotta. Evidentemente i focolai sono diversi e vengono da lontano. Ha influito la lunga vacanza estiva quando si è ritenuto che il perfido Covid-19 era stato domato e tenuto sotto controllo. La realtà che i manfredoniani stanno vivendo è ben diversa. La cruda verità è che il maligno virus ha ripreso vigore e semina contagi a dispetto dei provvedimenti che si susseguono a spron battuto emanati delle autorità governative e sanitarie nazionali ai quali si affiancano quelle locali.
L’ultima ordinanza emessa dalla Commissione straordinaria al comune, riguarda l’apertura del cimitero e il regolamento dell’affluenza. Il cimitero resterà aperto dal 31 ottobre al 2 novembre continuativamente dalla 7 alle 18. L’ingresso dei cittadini sarà consentito in ordine alfabetico del capofamiglia secondo un programma così scaglionato: 31 ottobre 2020: dalle ore 7,00 alle ore 11,00 lettere A÷G; dalle ore 11,01 alle ore 14,00 lettere H÷P; dalle ore 14,01 alle ore 18,00 lettere Q÷Z; 1 novembre 2020: dalle ore 7,00 alle ore 11,00 lettere Q÷Z; dalle ore 11,01 alle ore 14,00 lettere A÷G; dalle ore 14,01 alle ore 18,00 lettere H÷P; 2 novembre 2020: dalle ore 7,00 alle ore 11,00 lettere H÷P; dalle ore 11,01 alle ore 14,00 lettere Q÷Z; dalle ore 14,01 alle ore 18,00 lettere A÷G. Naturalmente sono ripetute le raccomandazioni di circostanza e cioè: rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro; indossare la mascherina; limitare lo stazionamento al solo tempo necessario per commemorare i propri defunti; osservare il percorso indicato dai volontari della Polizia Locale e/o Protezione Civile presenti in loco; restare a casa se presentano sintomi influenzali, o una temperatura corporea superiore a 37,5 °C.


Michele Apollonio

Blister: SÌ, VOTARE!

Berlusconi è risultato positivo al Coronavirus.
Non è riuscito a fare il falso in tampone.

In corso di ricostruzione la catena di contatti con cui si è relazionato Berlusconi per capire da chi abbia preso il virus.
Poi servirà anche alla Guardia di Finanza.

(Berlusconi è ricoverato al San Raffaele per Covid in una suite di 300 metri quadri.
Questo sì che è un caso isolato.)

Il nuovo anno scolastico dopo il lockdown riparte tra mille difficoltà.
Fino all’anno scorso erano novecentonovantanove.

Bambino down non può tornare nella sua classe perché mancano le insegnanti di sostegno.
Era il tanto atteso ritorno alla normalità della scuola.

Zingaretti sulle elezioni regionali: “L’obiettivo è ridurre la Lega a secondo partito”.
Non me l’aspettavo che volesse sostenere la Meloni.

Candidato della Lega a Fermo: “Per me votano romeni, ivoriani e puttane”.
E soprattutto un sacco di leghisti.

Salvini sul referendum: “Libertà di coscienza agli elettori della Lega”.
Nel senso che sono liberi di averla o non averla.

Referendum, il Sì alla riduzione dei parlamentari vince con una percentuale del 70%.
Sarebbe stata anche più alta se Renzi avesse detto chiaramente che era per il No.

Secondo Renzi, nonostante i risultati deludenti, “Italia Viva adesso è ancora più attraente”.
Ma solo perché si è presentata insieme a Calenda.

(In una settimana Fitto è passato da essere favorito per la vittoria in Puglia a perdere con 8 punti di scarto e a prendersi anche il Coronavirus.
Ora gli daranno la tessera ad honorem di Italia Viva.)

Con queste elezioni regionali, si può dire che il PD è diventato il primo partito d’Italia andando per esclusione.

Libia, il Generale Haftar ricatta l’Italia trattenendo 18 pescatori siciliani.
Che a loro volta erano già ricattati dai regolamenti europei.

Al via la scuola politica di Renzi intitolata “Meritare l’Europa”.
Ma in realtà si parla solo di Fiorentina.

L’allenatore dell’Inter Antonio Conte ha denunciato una truffa di 30 milioni dall’Inghilterra.
Dopo che in squadra è arrivato Eriksen.

Ibrahimovic ha preso il Coronavirus.
Finalmente i virologi hanno trovato una cura.

Fabio Castrignano